DIOGGENE
Cosa hanno in comune un contadino toscano del 1200 reduce da una feroce battaglia, un attore all'apice del suo successo che è appena stato lasciato dalla moglie, un uomo che ha rinunciato a tutto per vivere in un bidone della spazzatura? Semplice, sono la stessa persona. Per l'esattezza Nemesio Rea.
È questo il paradosso da cui parte lo spettacolo "Dioggene", un monologo che attraversa le epoche scritto da Giacomo Battiato appositamente per l'attore Stefano Fresi che, solo sul palco, si cala nei panni di tre diversi personaggi per ricomporre il puzzle di una sola vita, per raccontare la parabola di un uomo in tutte le sue assurde contraddizioni, le meschinità, ma anche i lampi di genio e di illuminazione.
da GBOPERA
L’ultimo spettacolo interpretato da Stefano Fresi, “Dioggene”, scritto e diretto da Giacomo Battiato, rappresenta una delle più audaci esplorazioni recenti delle potenzialità del teatro contemporaneo nel dipanare i paradossi dell’esistenza umana. (….)
In “Dioggene”, la sinergia tra visione registica, scenografie simboliche e interpretazione titanica si traduce in un’opera capace di interrogare lo spettatore sul significato dell’esistenza, senza offrire risposte definitive ma accogliendo la bellezza del dubbio. Fresi, al centro della scena, si erge come monumento vivente di un teatro che osa, riflette e commuove, restituendo alla parola, al gesto e alla presenza il loro valore più alto e universale. Ci sono tanti modi di dire la verità: a volte è sussurrata, altre volte è gridata, ed è forse questa la scelta più audace. Qui, la verità teatrale riesce a essere veemente e viscerale senza mai perdere autenticità, e il pubblico risponde con altrettanta forza e spontaneità, trovando nei gesti e nelle parole in scena un riflesso delle proprie emozioni. Alla conclusione, un lungo e sentito tributo ha consacrato il successo dello spettacolo, rendendo evidente non solo l’apprezzamento estetico, ma anche la partecipazione emotiva e intellettuale degli spettatori, uniti in un’esperienza che ha trasceso i confini del teatro per diventare riflessi di una reale esperienza condivisa.
da LA PRESSE
Battiato: uno spettacolo che, a dispetto della violenza, della rabbia, delle ansie e del dolore trattati, considero un appello alla meraviglia del mondo.
da IL MESSAGGERO
“Stefano Fresi, Oddi, Nemesio Rea, Dioggene e io, Giacomo Battiato, siamo la stessa persona” - ha detto il regista - “mettere in scena questo triplo monologo che ho scritto per Stefano è puro gaudio”.
da IL SOLE 24 ORE
Stefano Fresi mattatore nel ‘Dioggene’ di Giacomo Battiato.
da LA PLATEA
Battiato ha scelto il palcoscenico del teatro, ha preso in prestito la voce e il corpo di Stefano Fresi e ha attinto alla storia di Diogene: per urlare liberamente, raggiunta l'età della saggezza, tutto ciò che desidera, senza esser creduto un pazzo; per risvegliare gli animi intorpiditi, per redarguire il pubblico in sala, che è la sua piazza, su tutte le storture della vita e della stessa raccontare e riscattare le bellezze, la necessità di tornare ad amare e di ritrovare un senso del bello e del vero, del giusto (…) Battiato evidenza come ogni tempo storico in fin dei conti si ripeta e le tematiche, ricorrenti e sempre uguali, assumano inevitabilmente un carattere tristemente attuale: la stupidità umana e la violenza, declinata in ogni sua forma, dal conflitto genitore-figlio, alla violenza di genere, alla penosa e straziante brutalità della guerra (…) Giacomo Battiato, Stefano Fresi e i personaggi che prendono vita sulla scena sono in fin dei conti la stessa persona e sono ognuna delle persone in sala, sedute ad assistere lo spettacolo.
da LA REPUBBLICA
“Coltivare le passioni è l’arma di Dioggene contro la stupidità (…) È un testo bellissimo, un onore metterlo in scena, un regalo assaggiare le vite degli altri.” Dice Fresi.
da L’ ANSA
Fresi-Battiato, in Dioggene il nostro bisogno di bellezza.
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Tra Battiato e il teatro è sbocciato un nuovo amore.
dal TG2
DIOGGENE Il nuovo spettacolo di Giacomo Battiato in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, racconta la storia di Nemesio Rea, un attore di umili origini interpretato da Stefano Fresi. Un’opera che esplora violenza, bellezza e l’essenza dell’essere umano.
da TRENTINOLIBERO
Giacomo Battiato e Stefano Fresi: una chiamata alla bellezza nel caos quotidiano.
da MARCHE SPETTACOLO
Standing ovation e nuovo sold-out al Politeama per Stefano Fresi in Dioggene di Giacomo Battiato.